Fiorentina - Lazio = 2-0
Eccola la vittoria contro una big, o almeno presunta tale per diritto di classifica.
Eccolo il contro-contrappasso per i torti arbitrali subiti nelle scorse settimane.
Eccoli i tre punti che significano un balzo di tre gradini sulla scala per l'Europa.
Oggi i conti tornano. Una partita mirabilmente variegata, che vale il biglietto e l'acqua presa allo stadio. C'è il thriller dell'ennesimo rigore sbagliato; la gioia per la magia del ragazzino, che sta (mi auguro) faticosamente cercando di recuperare l'amore di Firenze, e che Firenze piano piano comincia ad apprezzare; ci sono 25 minuti difficili, che nobilitano la vittoria finale, ma che non portano, alla fine, troppe preoccupazioni per l'Emiliano di Fiesole; e poi c'è l'arbitro, che non vede, finge di non vedere, interpreta nella maniera giusta per noi, una palla-gomito in aria, e poi, vede un fuorigioco laziale ben difficile da condividere... Ammettiamolo: il calcio è questo, e fare la voce grossa dopo tanti torti subiti a questo serve, perchè bene o male, se si è nel dubbio, si decida per la soluzione meno dolorosa per chi di dolori ne ha subiti troppi; ed in questo caso non è da cercare il dolo, ma il ben noto "poggio e buca fa' pari"...
Ma Bergonzi non scende dal palcoscenico, perchè, sollevato di peso dal boato del Franchi, estrae il doppio giallo per Ledesma, e poco dopo anche il rosso diretto per Hernanes: qui i puristi del regolamento non avranno niente da eccepire; di nuovo, invece, quelli della logica, me compreso, storcono il naso specie sulla seconda decisione: Hernanes fa una brutta forbice, è vero, ma con la Lazio in 10 e 10 minuti da giocare, forse, ci si poteva limitare al giallo. E con questo chiudo, ho concesso fin troppo a De Coubertin. Anche perche' ci sarebbe da registrare un rigorino su Jovetic, bello netto, e non fischiato... Sempre per il concetto del poggio e della buca...
Gli ultimi minuti sono tutti nostri, non poteva essere altrimenti: entra il 10 e in 10 minuti fa vedere quello che vale, come già aveva fatto nei 12 minuti giocati alla prima di campionato... verrebbe spontaneo suggerire un'entrata fissa sempre e solo al 30imo della ripresa; ma scherzi a parte, quando potremo contare su di lui, in forma, dal primo minuto, allora si che il centrocampo farà ballare e divertire.
E poi c'è Lucatoni... che dire? Amarcord: gol così li segnava anni luce fà, ma visto che li segna ancora, che quando entra sputa l'anima per il colore viola, come si fa a non riconoscere che il suo ritorno è l'ennesima mossa azzeccata del trio Macià-Pradè-DV. Questa volta il suo ingresso si è anche ben inserito nella trama tattica classica del Montella-pensiero, eludendo quella sensazione, avuta nelle precedenti occasioni, che la sua presenza ispirasse un asfittico gioco sullo stile "lanci lunghi".
E concedetemi anche una menzione d'onore alla difesa: giocatori tutti nuovi, che un paio di occasioni le hanno concesse, è vero, ma che danno un'impressione di solidità sempre crescente, e che da anni mancava... Certo non hanno fatto sentire l'assenza della grinta di Facundo.
Ora ci manca un passo importante e fondamentale per chi cerca gloria: andare ad imporsi su un campo difficile, in una stadio bolgia con tifoseria a due metri che ti urla sul grugno, magari contro una squadra blasonata e storica, ma che tatticamente è alla tua portata... vediamo un po'... apriamo il calendario... toh, ma guarda, giovedì c'è il Genoa!
Devo dire che ti sei ricreduto abbastanza su Toni, altro che granello di cenere sul capo....comunque più che fare la voce grossa per i torti subiti, io direi che in ogni caso vale la regola del poggio e buca fan pari, e che dato che la palla è tonda a volte si subiscono torti e a volte vantaggi....avete mantenuto i 7 punti di distanza, complimenti!
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